(Fonte: Quotidiano "Alto Adige" del 16.09.2002, Fotografie di Giorgio De Bernardi)

La cerimonia in una Tennishalle affollata di amici ed estimatori
Solda adotta Messner
Il grande alpinista è cittadino onorario
IL RE DEGLI 8000 RESTA IN VETTA



SOLDA. Tra Reinhold Messner e Solda il legame già stretto che li univa si è rafforzato ulteriormente fino a raggiungere un «punto di non ritorno»: il conferimento al grande scalatore dell'onorificenza di cittadino onorario di Stelvio, paese sul cui territorio la rinomata località turistica giace. La simbolica investitura è avvenuta in un clima festoso ieri pomeriggio nella tennis halle del centro sportivo.
L'intera comunità di Solda si è stretta accanto al re degli Ottomila che proprio sui ghiacci dell'Ortles e del Grande Zebrù, ancora giovanissimo, aveva raggiunto la consapevolezza di poter osare nuove sfide. L'iniziativa d'immortalare Messner nella storia di Solda è nata spontaneamente e come un fiume in piena ha travolto tutti: associazioni culturali, pompieri, scuola di sci, soccorso alpino, Croce bianca, guide, azienda turistica, albergatori, commercianti, società delle funivie. Centinaia di persone hanno firmato la richiesta di conferimento dell'onorificenza consegnata ufficialmente ieri a Messner dal sindaco di Stelvio, Josef Hofer il quale sarebbe pronto a modificare il piano regolatore pur di ospitare a Solda il museo della montagna che il re degli Ottomila vorrebbe realizzare a Castelfirmiano. Progetto, quest'ultimo, osteggiato dal parlamentare europeo svp e editore, Michl Ebner. «Il sindaco di Stelvio ha dimostrato di essere una persona coraggiosa - ci ha detto Messner - e questo è un segnale che anche nel Südtirol c'è chi si batte per la libertà di pensiero». Durnwalder, che era atteso fra i relatori, ha giustificato l'assenza facendo sapere che domani, giorno di compleanno del grande scalatore sudtirolese, andrà a Funes dove è previsto un identico Messner day.
Un'appendice da libro cuore. Il festeggiato ha convinto gli organizzatori del cerimoniale ad annullare il cenone già messo in bilancio per devolvere a favore delle vittime dell'alluvione a Dresda i tremila euro che si sarebbero dovuti spendere per il prosaico banchetto. Paul Hanni, curatore dell'immagine di Solda, è felice del riconoscimento conferito a Messner. «Oltre a Solda - afferma - tutta la Venosta sa di dover riconoscenza a Reinhold. Il suo Castel Juval porta ogni anno nella valle 40 mila visitatori. Qui, oltre ad aprire il piccolo museo "Alpina curiosa" dove sono raccolte le attrezzature e le storie di grandi scalatori, Messner ha salvato un antico maso del 1600, minato dal degrado, trasformandolo in un ristorante, lo "Yak & Yeti"».
Il nome del locale sintetizza due simboli cari a Messner: l'ambientamento a Solda di una mandria di Yak e il mistero mai risolto dell'uomo delle nevi. «Nel novembre del 1986, la televisione germanica Zdf - aggiunge Hanny - ha trasmesso da Solda per un'ora la seguitissima trasmissione "Sport Studio" dedicata per intero a Messner fresco conquistatore del 14º Ottomila. Un colpo che contribuì al rilancio turistico della zona». Il parroco don Josef Hurton, ancora oggi punto di riferimento del soccorso alpino di Solda del quale è stato capo per oltre trent'anni, ha eseguito un bel ritratto del re degli Ottomila. «Reinhold l'ho conosciuto quand'era ancora ragazzo e veniva qui a scalare. Mi avevano colpito il suo talento e la sua grande disponibilità. "L'imperizia è assassina, non la montagna" questo l'insegnamento che non si è mai stancato di ripetere. Con lui ho girato ben 5 film sulla sicurezza in montagna. La sua coerenza l'ha dimostrata interrompendo anche imprese vicine alla conclusione».

Sul podio per rivolgere un omaggio al festeggiato sono saliti anche il presidente dello Sci club Ortles Solda, Hermann Ortler, l'assessore regionale Richard Theiner, il presidente della regione turistica dell'Ortles, Philipp Reinstadler e il coordinatore della Rai di lingua tedesca, Rudi Gamper. Gli interventi li ha chiusi un Messner garbatamente polemico. Ormai non è più un mistero la lotta per la libertà di pensiero da lui ingaggiata contro Ebner e il festeggiato non ha voluto girare la lama nella ferita. Si è limitato a dire che la sua vita è stata scandita da vittorie e sconfitte e che, dopo ogni caduta, ha sempre cercato di rialzarsi. L'allusione alla questione di Castelfirmiano è apparsa evidente ma Messner non ha mai pronunciato quel nome ribadendo in ogni modo la volontà di completare il programma di costruzione dei «musei satelliti» della montagna. E a questo riguardo ha accennato alla possibilità di aprirne uno in Pusteria o nel Trentino. Per trovare un altro benefattore di Solda bisogna tornare indietro di 200 anni, a quando, nel 1804, lo scalatore Josef Pichler, detto "Pseirer Jòsele", per primo conquistò l'Ortles. Quell'evento fece conoscere a tutto il mondo il nome di Solda segnando l'inizio dell'era turistica. Messner ha ricordato l'impresa alla quale dedicherà un libro e un film. «Qui - ha detto - ci saranno grandi manifestazioni nel 2004. Prima dovrò realizzare il museo "Ghiacci e Cristalli"». L'architetto Walter Klaus, pure lui cittadino onorario di Solda, si è impegnato ufficalmente a contribuire alla creazione dell'opera con 15 mila euro.