(Fonte: www.newsclick.it, Testo di Eugenio Mataletti) Un museo
per il grande freddo “Alla fine del mondo” è il nome della nuova struttura ideata e realizzata da Reinhold Messner a Solda, famosa località turistica nei pressi dello Stelvio in Val Venosta. Messner, nato a Vipiteno, è, forse, lo scalatore più famoso del mondo. La sua carriera è senza uguali, ha saputo raggiungere i massimi livelli in ogni campo in cui si è cimentato; dalla roccia alpina a quella himalayana, ha scalato tutte le più importanti montagne in ogni continente ed ha realizzato spedizioni al limite delle risorse umane. “L’esperienza più importante non è quella di vincere l’invincibile o l’inutile, ma quella di sopravvivere, per tornare tra gli altri” dice Messner in una intervista a Sport Week “Io sono sempre riuscito a tornare ed è di questo che sono orgoglioso, non delle cosiddette vittorie e dei cosiddetti record. Trasmettere questi sentimenti è quanto sto cercando di fare con i miei musei. Non si tratta di un’operazione di carattere scientifico. Io tento di lavorare sulle emozioni, attraverso l’arte, che sa parlare in modo diretto, e anche attraverso le cose, i cimeli storici: ciò che ho raccolto in oltre 40 anni. A 60 anni il fisico non mi permette più di fare tutto quello che vorrei e che riesco a sognare, ma per fortuna ho quest’altra sfida da portare avanti per i prossimi quattro anni”. Il progetto “Messner Mountain Museum” è ambizioso. E’ un circuito con cinque sedi; un centro (in allestimento) a Castel Firmiano, Bolzano, “La montagna incantata”, dedicato alle grandi montagne e alla storia dell’alpinismo, e quattro satelliti (tre già aperti), “La roccia degli dei” a Castel Juval in Val Senales, rivolto al mito delle grandi montagne e alle loro religioni, il primo della serie; “Il museo delle nuvole”, in vetta al Monte Rite a Cibiana di Cadore, indirizzato alle Dolomiti ed alla roccia ed appunto “Alla fine del mondo” dedicato al ghiaccio e l’ultimo che è ancora per il momento solo una idea, “I popoli della montagna”. Il museo di Solda è una struttura semi-interrata, che si estende su 400 metri quadrati ed espone 125 opere, oltre a tutta una serie di oggetti legati al tema del ghiaccio, attrezzature, tende, slitte, ecc. “Io chiedevo la possibilità di esprimermi e
a Solda me l’hanno data nel posto ideale per me, che volevo occuparmi di
ghiaccio” continua Messner “Nel museo ci sono quadri abbastanza forti
anche per i profani e poi emozioni più dirette, come la vista della valanga che
scende o la stanza in cui si è circondati da immagini e rumori della Valle del
Silenzio sotto l’Everest. E’ una impresa rischiosa, però voglio lasciare
ciò che ho avuto dalla montagna anche a chi non potrà mai recarsi dove sono
stato io. La mia vita è rischiare per rinascere. Se esco vivo da una
avventura ho la sensazione di essere rinato e mi è chiaro come non mai che la
vita è il regalo più grande che abbiamo”. Messner con la realizzazione del
programma che ha in mente svilupperà una efficace promozione per gli sport
legati alla montagna ed al ghiaccio ma sarà anche un emblema della voglia di
vivere e gustare ogni attimo di quello che ci accade. |