Raccogliamo in questa pagina alcuni scritti di poeti e semplici turisti dedicati alla valle di Solda. Chiunque volesse dar sfogo alla propria vena poetica può inviarci la sua poesia via mail


 

 

Autrice: Sandra - Bologna

 

 

Traslocando ho lasciato alle mie spalle
cose, foto, parti di cuore…
Foto strappate, bruciate, dimenticate.
Non riesco a gettare via le foto di
queste montagne,
dove ad ogni respiro si rinnova il cuore,
lasciando ogni pesantezza,
battendo per vivere e godere
della vista della valle,
del ghiacciaio lontano,
del sogno di arrivare al Casati,
che resterà tale,
per tanti motivi, forse stupidi.
Non riesco a non guardare quelle foto
senza sospirare.
A volte vorrei dimenticare le persone
ma non posso dimenticare la gioia del Payer.
Solamente a chi amo vorrei fare conoscere
questo paradiso,
vivere nuove emozioni,
respirando quell’aria che profuma di montagna,
che non puoi respirare in città
ma che ricorderai per sempre.
Certe cose entrano nell’anima e vi restano per sempre…


 


 

 

"ESCURSIONE AL RIFUGIO COSTON"

Autrice: Bibi

 

 

Udire il respiro di queste montagne

che immobili tendono al cielo.

Sentire lo scampanellio di animali all'alpeggio

tra le gelide acque danzanti.

 

Ascoltare il fruscio del vento

che libero corre sui sinuosi pendii.

Restare per ore a guardare

travolti da mille emozioni

 


 

 

"PAROLE DEL VENTO"

Autrice: Bibi

 

 

Delle alte quote io son protagonista

e spiro spesso forte e molto freddo;

passando tra i pendii puoi sentire i miei ululati:

le mie parole di gioia o di lamento.

 

Su tutte le alte vette son di casa,

giro sopra rocce e ghiacci ma mai vi ritorno,

sempre diverso eppure sempre uguale son io

che alzo sbuffi di neve fresca, se ne incontro.

 

A volte provoco valanghe mio malgrado,

so che volgi subito lo sguardo su Ortles e Gran Zebrù:

tu osservi e percepisci il gran boato...

Spesso la caduta è sull'altro versante,

sembra così vicina e invece è distante.

 

E quante volte ti sorprendo all'improvviso,

mi alzo e porto nubi, pioggia e temporali?

Con rabbia mi scateno e brontolo ad alta voce:

questo è il mio sfogo tempestoso,

ma alla fine l'arcobaleno è il mio sorriso.

 

Spesso  per te sono più un fastidio o un tormento

eppur lo so uomo che tu aneli a esser libero come il vento.

 


 

 

"SOLDA NEL CUORE"

Autrice: Sandra - Bologna

 


Talvolta vince la malinconia,
vorrei prendere, correre, scappare via.
Verso un posto sereno,
che alla frenesia della vita metta un freno.

Ho conosciuto Solda tre anni or sono,
è stato un grandissimo dono.
Profumi di bosco, silenzio da ascoltare,
tutte cose che te la faranno amare.

Guardo fuori dalla finestra e vedo un grigio palazzo,
preferirei neve e ghiaccio,
che nel loro abbraccio invernale
preparano la nuova stagione che deve sbocciare.

Coston, Serristori, Tabaretta...
come allenamento per arrivare alla vetta.
Il Payer l'ho a lungo sognato
e alla fine l'ho conquistato.

Quando sono stanca e non voglio pensare,
chiudo gli occhi e inizio a sognare,
conto i giorni che dovrò aspettare.
Solda nel mio cuore avrà sempre un posto d'onore.

 

 


 

 

"ODE ALLA VALLE DI SOLDA"

Autrice: Bibi

 

 

Quando vi guardo un pensiero mi prende

che vi abbia creato una mano potente,

vi ha fatto crescere con imponente aspetto,

che suscita per voi grande rispetto.

 

Uno è il re con il suo principino

ma per primo è l'Ortles che fa capolino,

vegliate dall'alto una valle incantata

che tra le vostre braccia giace beata.

 

Solda è incoronata da tre grandi gioielli,

ma ne ha tanti altri da mostrare di belli:

fiori e animali in ogni stagione

danno alla valle vita e colore.

 

E quando d'inverno è tutta innevata

mostra la sua indole più movimentata,

ma trovo sempre silenzio nelle sue foreste

per questo rimane il mio paradiso terrestre.

 

 


 

 

"SOLDA"

Autrice: Sofia Castoldi, 12 anni
 

 

Fra le montagne c’è un paese

solo poche case, il bosco e due chiese

l’attraversa un impetuoso torrente

e poi… e poi non c’è più niente.

Ma il paesaggio è spettacolare:

cime innevate, difficili da conquistare,

imponenti, grandiose, mettono soggezione

a chi vien dalla pianura fanno anche impressione.

Prati da sogno fin dove si può vedere,

morbidi, tondi, buoni per correre e per cadere;

mucche al pascolo, odore di latte e di letame

profumo di pane che mette fame.

 

Il paese è così in alto che a volte ti pare

di arrivare al  cielo, di poterlo toccare,

sei convinta che basti allungare una mano

per acchiappare una nuvola che corre lontano.

Chi ha creato la valle è un grande artista,

ogni cosa al suo posto per stupire la vista,

ogni suono è la nota di una canzone

composta da un musicista d’eccezione.

 

Non so perché mi piace, forse per la semplicità

o per quelle cose che la distinguono dalla città,

non c’è traffico, non c’è fretta e l’aria è fina,

a Solda la vita non corre: cammina.

È un paese su misura per i bambini, lì possono giocare,

hanno una libertà che è proprio da invidiare,

io che ho i vantaggi del vivere in città

non ho mai avuto così grande libertà.

 

 

Conosco Solda , mi piace così

vorrei proprio vivere lì,

studio il tedesco per farmi capire

perché da grande lassù mi voglio stabilire.

 

 


 

 

"PRIMA DESCRIZIONE DI SOLDA"

Autore: Don Eller, anno 1884

 

 

Fra le montagne stretta

sta Solda, la mia eletta,

la valle in capo al mondo

vicina al ciel profondo.

Un tempo dava argento

ed oro, ma al momento

pigne produce molte

e rape rare volte.

 

Se tu vedessi pure

magnifiche pianure,

più bella per te resta

la casa tua modesta.

Dopo amaro inganno,

dopo sfortuna e danno,

disillusione e guerra,

ritorna alla tua terra

che mai ti tradirà,

che pace ti darà!