Solda è un nome dall'origine misteriosa, ma probabilmente deriva da un'espressione celtica con significato di "piccola acqua": infatti secondo studi naturalistici in questa zona era effettivamente presente una palude. Solda occupa una delle valli più alte delle Alpi Orientali essendo abitata dai 1880 ai 1920 metri. La valle è circondata a est, sud e ovest da ghiacciai che contribuiscono a rendere piuttosto rigido l'inverno, anche perché il massiccio montuoso limita la durata dell'irradiazione solare alle sole ore mattutine nella stagione fredda. La valle inizia presso Gomagoi all'altezza del bivio per Solda; qui nell'era glaciale le morene hanno modellato e appiattito il terreno formando delle terrazze ai fianchi della valle mentre al centro il torrente ha scavato il suo alveo. Entrando nella valle e prestando un po' d'attenzione si può notare la diversità delle montagne che la circondano: da un lato ci sono quelle non molto scoscese e ricoperte da fitta vegetazione fin quasi ad alta quota, dall'altro spiccano con la loro imponenza le vette dell'Ortles, dello Zebrù e del Gran Zebrù costituite da roccia nuda quasi bianca e ghiacciai eterni. Già nel 1200 si scavava nella valle per trovare minerali e metalli e sono stati sfruttati piccoli giacimenti di materiale ferroso e rame; è stata anche aperta una miniera sulla dorsale dello Zumpanell per l'estrazione della magnesite durata circa 20 anni. Per cui non manca certo l'oggetto d'interesse e di studio per chi è appassionato di geologia. Anche la vegetazione non è da meno in quanto a bellezza e ricchezza e là dove i boschi di conifere si fermano e gli arbusti assumono un aspetto sempre più ridotto per sopravvivere ad alta quota si mostra in tutta la sua magnificenza la flora alpina. Dal sottobosco alle ultime zolle di terra prima dei ghiacciai si possono osservare una varietà di colori e di specie stupefacente, come il bianco dei ranuncoli, dell'anemone e delle margherite, il giallo dell'arnica e del botton d'oro, il rosso dell'azalea e del rododendro, il rosa della primula, del ranuncolo primaverile e del croco, il viola della soldanella e dell'astro alpino, il blu delle campanelle e della veronica. Si trovano anche molti funghi, anche se non tutti sono commestibili... Potevano mancare in un tale paradiso gli animali? Certamente no... Solda è nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio ed è abbastanza facile avere incontri ravvicinati nei boschi con cervi, caprioli, scoiattoli, lepri e raramente volpi. Gli ermellini e le marmotte privilegiano le zone più rocciose, così come qualche rana, il cielo è il regno delle aquile e dei gipeti, mentre tra le chiome degli alberi non manca il cinguettare di cince, fringuelli, pettirossi e picchi. Parlando del clima bisogna notare che la valle di Solda è circondata su 3 lati da alti monti con ghiacciai che, unitamente alla sua disposizione (da Sud-Est a Nord-Ovest), limitano la durata dell'irraggiamento solare soprattutto in inverno. Inoltre, come il resto dell'Alta Val Venosta, è una zona abbastanza secca, con meno precipitazioni del resto delle Alpi. Il curato Eller così ne riassumeva il clima nell'800 (dati estrapolati dal libro di Don Josef Hurton):
Più recentemente dai dati della rete meteorologica della Provincia di Bolzano si possono trarre le seguenti statistiche:
La Val Venosta. La valle di Solda rientra nel territorio della Val Venosta il cui nome deriva da quello dei suoi primi abitanti, i "Venostes", una stirpe celtica comparsa nel 1000 a.C. La presenza celtica in queste zone è dimostrata da alcuni usi e costumi tramandati fino ad oggi quali il lancio di dischi infuocati e la credenza dei "Naunen", gli spiriti malvagi. Nel 15 a.C. i Venostes furono sottomessi dai Romani che successivamente portarono il Cristianesimo e migliorarono l'agricoltura introducendo frutticoltura e viticoltura. Poi con il crollo dell'Impero Romano la Venosta passò ai Franchi e dal 1363 al 1918 con tutto il Tirolo diventò austriaca sotto il dominio degli Asburgo. Dal XIV secolo la regione venne attraversata a più riprese dalla peste, dal colera e dalle calamità naturali, oltre che dalle guerre, di cui si ricordano la guerra dell'Engadina tra Svizzeri e Austriaci e le guerre napoleoniche. Dal 1918 il fascismo cercò di italianizzare i sudtirolesi di lingua tedesca, ma l'accordo De Gasperi-Gruber del 1946 diede l'autonomia alla provincia di Bolzano, garantendo così la convivenza dei tre gruppi linguistici: tedesco, italiano e ladino. Solda. I primi abitanti di Solda furono i cacciatori e i pastori che nella stagione estiva vi soggiornavano per la caccia e per i pascoli. Furono loro a scoprire la presenza di materiale ferroso nella valle e ad avvisare i minatori di Stelvio. La colonizzazione della valle avvenne verso il 1100, periodo in cui, secondo una legge germanica, i terreni e le miniere appartenevano al sovrano. I vassalli del Conte di Tirolo sfruttarono così i terreni a bassa quota per coltivare cereali e quelli più in alto per costruire masi dediti all'allevamento. L'insediamento dei primi contadini avvenne nel 1192 con la costruzione di 12 masi; nel 1369 viene certificata la presenza a Solda della chiesetta di S. Gertrude, attribuendone la costruzione ai minatori. Con l'inizio del turismo nel 1870 accanto ai masi sorsero hotels, pensioni e rifugi, fu costruita una vera e propria strada lunga 11 km per consentire un comodo accesso con le carrozza e così Solda crebbe sia nel numero di abitanti che nell'importanza turistica. A Solda, come in tutta la Val Venosta, sono numerosi i simboli di una forte religiosità, primi tra tutti le due chiese. La chiesa vecchia è una costruzione semplice con la presenza di roccia viva fra la torre e la sagrestia. La forma odierna risale al XVI secolo e sotto l'intonaco del soffitto e delle pareti sono stati ritrovati affreschi di tale epoca, ma a testimonianza della sua più antica origine ci sono dei resti di una pittura di S. Cristoforo del XIV secolo. La chiesa nuova è una costruzione neoromanica, molto più grande della vecchia, adornata con altari lignei e affreschi. E' stata consacrata nel 1902. Vicino al Sulden Hotel c'è la chiesa Evangelica, una semplice costruzione in pietra a vista eretta nel 1904. Seminascosta nel bosco si trova la grotta di Lourdes, scavata nella roccia e benedetta nel 1892, meta assidua di residenti e turisti che vi accendono candele in adorazione della Vergine. Cappelle, edicole e crocifissi sono disseminati in tutta la valle, sulla strada e lungo i sentieri. Le montagne ed i rifugi. L'Ortles è, tra tutte le montagne del Tirolo, la più imponente ed affascinante tant'è che chiunque, scalatore o no, rimane estasiato dalla sua magnificenza. Infatti l'impulso per la prima ascensione partì proprio dallo stupore che Giovanni d'Asburgo provò nel vedere tale montagna dal Passo Resia; e così nel 1804 iniziarono i tentativi per giungere in vetta. Il primo che toccò la cima dell'Ortles fu Josef Pichler il 28 Settembre 1804 e da quel giorno furono molte le ascensioni per scoprire la via più facile per arrivare in vetta. Questa fu trovata e tracciata il 7 Luglio 1865 lungo la cresta Tabaretta su cui poi si costruì il Rifugio Payer, eretto nel 1875 a quota 3029 metri. Da qui partì la costruzione di altri rifugi oggi ancora esistenti. Il Rifugio Coston o Hintergrathütte è stato costruito nel 1892 accanto a un laghetto morenico a 2661 metri. Il bivacco Città di Cantù o Rifugio Ortlerhochjoch è il più elevato: si trova a 3536 metri ed è stato costruito nel 1901. Il Rifugio Città di Milano si trova a 2581 metri sul margine roccioso che delimita la Vedretta di Solda ed è stato eretto nel 1876: nelle sue vicinanze oggi si trova la stazione a monte della funivia. Il Rifugio Serristori o Düsseldorf a 2721 metri è stato costruito nell'alta Valle di Zay nel 1892, mentre il Rifugio Tabaretta, a 2556 metri tra Solda e il Rifugio Payer, risale ai primi anni del 1900. Con la diffusione della notizia della scalata dell'Ortles, l'apertura della strada dello Stelvio e la costruzione dei rifugi aumentò il numero di alpinisti e studiosi che vollero tentare tale impresa e ciò richiese l'aumento di disponibilità di guide alpine, già famose per le loro doti grazie ai meriti dei pionieri Hans Pingerra e Peter Dangl. Venne così fondata nel 1876 l'associazione di guide alpine di Solda-Trafoi. L'aumento del turismo portò anche alla fondazione di una scuola di sci già nel 1933 e soprattutto del Soccorso Alpino che dal 1970 vanta anche una scuola per cani da valanga. Non possono mancare poi dalla citazione il corpo dei pompieri volontari, nato nel 1965, e quello della Croce Bianca istituito nel 1974. Il ritrovo di questi ed altri corpi e associazioni avviene ancora oggi alla "Casa della Montagna", una costruzione al centro del paese, vicino alla chiesa, inaugurata nel 1973 e costruita anche grazie al contributo di due importanti ospiti di Solda: il dott. Aldo Bush di Milano e sua moglie, la cantante lirica Magda Olivero. Le montagne di Solda sono state scenario e luogo strategico nella Prima Guerra Mondiale; per cercare di cogliere di sorpresa il nemico i militari si muovevano tra la neve, scavando tunnel nel ghiaccio, trasportando armi, munizioni e legna fin sulle cime più alte. Gli austriaci riuscirono persino a issare i cannoni sull'anticima dell'Ortles a 3860 metri: la postazione più alta di tutta la guerra! Molti sono stati i ritrovamenti di armi, proiettili e utensili sull'Ortles, il Gran Zebrù e il Cevedale, duramente contesi durante la guerra. La valle di Solda però rimase fortunatamente illesa e terminato il conflitto il sudtirolo passò all'Italia. Dopo le due guerre lo sviluppo economico e tecnologico ha portato un aumento delle comodità per favorire il turismo e così, oltre all'ingrandirsi del paese, sono stati costruiti gli impianti di risalita per poter sfruttare la neve ad alta quota (anche a Solda, come nel resto delle Alpi, c'è stato un forte ritiro dei ghiacciai: basti pensare che secondo disegni del 1815 la vedretta di Solda giungeva fino all'odierna partenza della funivia, mentre studi su alcuni licheni affermano che il ghiacciaio nel 1600-1700 giungeva fino alla chiesa). Prima vennero valorizzati la zona dell'Orso-Langenstein, sotto l'Ortles, con una seggiovia (1958) e due sciovie (1961) e quella del Pulpito-Kanzel sull'altro versante nel 1965. Quindi fu realizzata la funivia e due sciovie con la costruzione del Rifugio Madriccio nel 1975 e una terza sciovia Madriccio nel 1987. Negli ultimi anni gli interventi a Solda si sono concentrati sulla ristrutturazione degli edifici già presenti e sulla modernizzazione degli impianti di risalita che culminerà nel corso del 2003 con una nuova funivia al posto di quella attuale. Per avere maggiori informazioni su Solda e la sua storia vi consigliamo di visitare il museo della valle ospitato nei locali della scuola e di acquistare presso i minimarket il libro di Don Josef Hurton:
|