(Fonte: www.ferrovie.it, Testo di Fabio Veronesi) Rinasce la
Merano Malles Venosta
In un’epoca di rami secchi
e rete snella, fa un certo effetto parlare della riapertura di una linea
ferroviaria di interesse locale; un sogno che si avvera dopo ben 14 anni dalla
chiusura. L’ infrastruttura ferroviaria è gestita dalla S.B.A. (Infrastrutture Ferroviarie Alto Adige - Suedtiroler Bahnanlagen) mentre l’esercizio è in concessione alla SAD, società che già si occupa in Alto Adige di numerosi servizi di trasporto su ferro, gomma e fune.
La storia A prima vista la linea Merano - Malles sembra una tratta ferroviaria dalle origini modeste, estrema propaggine del ben più attivo tronco Bolzano - Merano che nel capoluogo altoatesino si dirama dalla direttrice del Brennero. Ma a ben guardare, Malles Venosta si trova estremamente vicino al confine di stato con Austria e Svizzera e questo ci porta ad intuire un’origine ben più nobile.
La forte acclività che
avrebbe avuto la linea nel tratto di valico tra Malles e Landeck e lo scarso
interesse di Vienna per questo collegamento, decretarono la sospensione dei
lavori. Anche la proposta per un collegamento con l’ Engadina (Svizzera) non ebbe
seguito a causa dello sviluppo della rete a scartamento ridotto della Ferrovia
Retica. Il tratto Merano - Malles Venosta, sempre più agonizzante, vide scomparire le ultime corse regolari nel giugno 1990; negli anni successivi alcuni treni speciali a vapore hanno percorso la linea fino a Laces o a Coldrano.
La rinascita I lavori per la riattivazione della linea hanno comportato il risanamento delle gallerie di Monte Giuseppe e Marlengo, il rifacimento di quattro ponti in ferro e l’adattamento di numerosi ponti di medie e piccole dimensioni. Sono stati inoltre costruiti sottopassi e strade di collegamento per ridurre da 86 a 30 il numero dei passaggi a livello. Si è inoltre provveduto al rinnovo dell’armamento (con innovative traverse a forma di “Y” nelle curve a stretto raggio che consentono l’installazione di rotaie saldate anziché imbullonate) e degli impianti tecnologici.
La linea è lunga 59,365 km, con un dislivello tra i due capolinea di 700 metri ed un raggio minimo di curvatura di 80 metri; l’armamento è del tipo 60UNI. Sono presenti 7 stazioni intermedie abilitate all’incrocio (Marlengo, Tel, Senales, Laces, Silandro, Lasa e Spondigna), 11 fermate (di cui 5 a richiesta), 30 passaggi a livello (di cui 14 di stazione) e 4 gallerie. Le stazioni di Tel e Senales vengono utilizzate solo per incroci e precedenze in quanto il servizio viaggiatori viene effettuato nelle limitrofe fermate di Tel Ponte e Stava, più vicine ai centri abitati. La circolazione è regolata da DCO (Dirigente Centrale Operativo) con sede nella stazione FS di Merano.
I treni
I convogli Stadler sono marcati: GTW 101-001 SD - GTW 102-001 SD - GTW 103-001 SD, dove 101 e 103 identifica le casse di estremità con ambiente viaggiatori, mentre 102 è riferito all'unità centrale motorizzata, con corridoio passante. La numerazione progressiva degli 8 treni è invece identificata dal numero 001 - 008.
L'esercizio
Dopo mesi di preesercizio ininterrotto sulla tratta, il regolare servizio
viaggiatori è iniziato nel pomeriggio di Giovedì 5 Maggio con il R 117, in
partenza da Merano alle ore 14.16, e il R 120, in partenza da Malles alle ore
14.20.
Dal 9 Maggio le stazioni di Merano, Laces e Malles sono dotate di punti per il
noleggio di biciclette; in autunno sarà la volta di Naturno, Silandro e
Spondigna.
I festeggiamenti Una prima presentazione della rinnovata ferrovia alle autorità e alla stampa è avvenuta lo scorso 28 Gennaio. Le celebrazioni ufficiali per la riapertura della linea sono invece iniziate la mattina del 5 Maggio con il viaggio inaugurale da Merano a Malles Venosta; nella stazione capolinea il vescovo Wilhelm Egger ha benedetto la ferrovia mentre il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Luis Durnwalder e l' assessore ai trasporti Thomas Widmann hanno illustrato le caratteristiche della nuova linea.
I quattro giorni di festeggiamenti hanno visto la partecipazione di numerosi abitanti del luogo, di appassionati di ferrovie e di turisti, a testimonianza di quanto sia ritenuta importante la riapertura di questa linea ferroviaria. I convogli hanno viaggiato spesso al limite della capienza, con persone assiepate lungo i marciapiedi delle località attraversate in attesa di poter salire sulle moderne automotrici. Per far fronte all’ enorme afflusso di viaggiatori (le corse erano gratuite) e per garantirne la salita anche nelle località intermedie, a Merano e Malles era consentito l’accesso ai treni soltanto ad un numero prestabilito di persone tramite appositi biglietti indicanti il convoglio sul quale si poteva salire Il servizio di sorveglianza a bordo dei treni è stato garantito da personale del Corpo Forestale Provinciale.
Il futuro Dal 12 Giugno, con l’ introduzione dell’ orario estivo, il cadenzamento dei servizi su gomma Merano - Malles e viceversa passerà da 30 a 60 minuti, mantenendo inalterata la frequenza complessiva (autobus + treno). Con gli autobus liberati dal servizio saranno istituiti collegamenti con le valli laterali in coincidenza con il treno a Merano, Naturno, Coldrano, Silandro, Spondigna e Malles.
Le prospettive per il futuro della Merano - Malles Venosta sono ottime e ne è la prova la massiccia presenza di pubblico nei giorni dell’inaugurazione. La speranza è che altri “rami secchi” possano finalmente trovare nuova vita come avvenuto in questa bellissima valle altoatesina. |